LAVORO
“Tutta la grandezza del lavoro è dentro l’uomo”
Giovanni Paolo II
Liberare il lavoro
IL TEMA DEL LAVORO
Riportiamo la persona al centro del lavoro, dando fiducia a chi fa impresa e crea lavoro, offrendo ai giovani competenze sempre nuove e un mercato del lavoro dinamico anziché sussidi per stare a casa. Centrali sono i temi della sussidiarietà e della valorizzazione dei corpi intermedi, della contrattazione decentrata, della formazione continua e del welfare aziendale come strumenti per garantire un benessere diffuso. Ne abbiamo bisogno per liberare il lavoro e credere nello sviluppo del Paese.

Il lavoro che sarà
Il lavoro post-pandemia non sappiamo ancora come sarà: probabilmente più flessibile, a metà tra la sede dell’azienda e la propria casa, maggiormente centrato su obiettivi, tecnologia e capitale umano. Eppure, sappiamo che in Italia il lavoro è già stretto nel paradosso tra i possibili nuovi licenziamenti e la mancanza di manodopera. Come affrontare questa tenaglia? Gli spunti sulle politiche attive – che includono formazione, big data, livelli essenziali e ri-attivazione delle persone – possono essere utili per impostare le politiche del lavoro del futuro.


Commercio e prossimità
A seguito della pandemia, i pubblici esercizi sono stati obbligati a chiudere per quasi la metà dei giorni di lavoro disponibili. La crisi riguarda la liquidità, la via per riaprire in sicurezza i locali, ma si può ampliare al futuro. Negli ultimi anni abbiamo assistito al ritorno del negozio di prossimità, ma per reggere la concorrenza deve poter cogliere l’opportunità del commercio 4.0.

Energia e sostenibilità
La crisi attuale è provocata da molteplici fattori tra cui l’insostituibilità del gas per produrre energia, la ripartenza asiatica post Covid, il prolungamento dell’inverno 2021, la crisi geopolitica e l’inadeguatezza delle politiche energetiche italiane. Nel policy brief, dopo un’accurata spiegazione della stabilità della rete elettrica, si prospettano scelte politiche di breve (connettività della rete europea e diversificazione dei suppliers), medio (efficientemente energetico, nuovi rigassificatori, produzione interna di gas) e lungo periodo (nucleare).

Il tema del lavoro
BLOG
La trappola del salario minimo e il vero interesse dei lavoratori
Meglio premiare con sgravi fiscali il rinnovo dei contratti scaduti da tempo oppure puntare sulla partecipazione dei dipendenti agli utili dell’impresa, come proposto dalla Cisl. L’incipit della nostra Costituzione ce lo ricordiamo tutti: «L’Italia è una Repubblica...
L’intervista. Malagola: «Paritarie, adesso aumentare le detrazioni»
Intervista di Angelo Picariello, Avvenire Con l'abilitazione dei docenti un cambio di passo, per il governo prioritaria la libertà educativa. La proposta presentata in commissione Lavoro alla Camera al decreto PA-bis che punta ad abilitare gli insegnanti che hanno...
L’emendamento che “salva” i docenti delle scuole paritarie
Presentata alla Camera una proposta per abilitare gli insegnanti delle non statali senza il "concorsone" di Stato, dando loro maggiori certezze contrattuali. Malagola (Fdi): «Un passo importante verso una reale parità scolastica» Intervista di Piero Vietti, Tempi Con...
Un anno di legislatura, un anno di Governo Meloni, un anno di risultati e altri 4 per fare il meglio della Nazione.
Oggi a Milano durante l’iniziativa di Fratelli d'Italia "L'Italia vincente" sono intervenuto alla tavola rotonda "La tecnologia al servizio della sostenibilità economica e del lavoro".
Il mercato del lavoro è finalmente ripartito, l’Italia ha fatto registrare il tasso di occupazione più alto degli ultimi 14 anni.
È il segno della fiducia che si respira in Italia, gli imprenditori investono e le imprese sono tornate a crescere, anche grazie alle misure messe in campo dal governo a sostegno del lavoro come il taglio del cuneo fiscale e la cancellazione del reddito di cittadinanza.
Il nostro mantra è 'non disturbare chi fa', perché solo le imprese generano ricchezza e lavoro.
Abbiamo finalmente invertito la rotta imboccata negli ultimi 10 anni dai governi di sinistra che hanno solo saputo fare assistenzialismo con mance e mancette. ... Vedi di piùVedi di meno
Ricorreva ieri il 33esimo anniversario della morte di Rosario Livatino, assassinato dalla mafia mentre si recava in tribunale a svolgere il suo lavoro.
Un giovane magistrato ucciso “in odium fidei”, infatti la mafia capiva che aveva di fronte un nemico temibile perché libero e animato dalla fede.
La Chiesa ha proclamato Rosario Livatino Beato, indicandolo alla Chiesa e al mondo come testimone luminoso di questa fede autentica che si trasforma in integrità e coraggio.
Lo ritengo un esempio per tutti coloro che esercitano responsabilità pubbliche. ... Vedi di piùVedi di meno